Via dei Servi °

La Guida di Modena

Via dei Servi °

 

da Via Canalino a Corso Canal Chiaro
 

Su via Canalino si affacciano alcune belle dimore settecentesche, come palazzo Tosi Bellucci, già collegio delle orfane di San Geminiano dal 1537 al 1776. Sulla destra venendo da via Emilia, una trasversale è via dei Servi, interessante itinerario che si immerge nel centro storico in senso est-ovest.
Al numero 5, palazzo Carandini Trivulzio presenta un prospetto neoclassico (progetto del 1824 di Gusmano Soli) e un cortile con dipinti alle pareti. Qui, presso il salotto culturale tenuto dai proprietari, erano soliti incontrarsi personaggi come Giuseppe Verdi.
Più avanti, sulla destra, via Mondatora rivela l’ingresso est del Mercato Albinelli°°, anche se lo sguardo viene catturato dall’imponente chiesa di San Bartolomeo°° e dal convento adiacente (oggi Istituto d’Arte). Al numero 18, la casa natale del commediografo Paolo Ferrari. Sempre sulla destra, invece, il particolare portone di gusto settecentesco conduce a un grazioso cortile. Si incrocia poi la vivace via Albinelli, sede dell’accesso principale all’omonimo mercato.
La piazzetta che si apre sulla destra, all’incrocio con via Selmi (da cui si possono raggiungere largo Torti e la chiesetta di San Paolo), prende il nome della strada che si sta percorrendo. Qui, il campanile di origine quattrocentesca, con annessa cappelletta, è l’unica cosa che resta dell’antica chiesa di San Salvatore o 'dei Servi', distrutta dai bombardamenti del 1944. Una striscia rossastra tracciata tra i sassi della pavimentazione indica però il perimetro della vecchia chiesa.
Non si può poi non notare la facciata di palazzo Fontana, edificato a partire dal 1533 per il medico Giovanni Tommaso e poi restaurato dall’architetto Cesare Costa nell’Ottocento. Curiosa anche la veduta della Ghirlandina, incorniciata perfettamente tra i palazzi. Al numero 31, palazzotto rinascimentale detto Aggazzotti con romantico giardino sul vicolo vicino; al 33 casa Grassetti dette i natali a Giovan Battista Amici, insigne scienziato vissuto tra Sette e Ottocento, ideatore del moderno microscopio e costruttore di eccellenti telescopi – come ricorda la targa sulla facciata. In angolo con corso Canal Chiaro°°, l’antica casa Morano.