Corso Vittorio Emanuele II °

La Guida di Modena

Corso Vittorio Emanuele II °

 

da Corso Cavour a Piazza N. Bruni
 

La lunga e ampia strada che comincia dal lato settentrionale del Palazzo Ducale°° fu utilizzata per secoli come porto: qui infatti, dopo la loro riunione nei pressi dell’attuale piazza Roma°°, i canali che attraversavano la città, preso il nome di Naviglio, iniziavano a scorrere navigabili in direzione del Po. Qui rimaneva ormeggiato lo splendido Bucintoro ducale, di cui un’immagine è visibile all’Archivio di Stato°, da qui partì verso Venezia il giovane Carlo Goldoni. Insomma, un vero e proprio crocevia ideale per i trasporti e i commerci che fu chiuso solo negli anni 1858-9.

Sul lato destro, locali in uso all’Accademia militare (la cosiddetta caserma Montecuccoli, ex chiesa della Visitazione ed ex convento); sul lato sinistro, pregevoli esempi di residenze nobiliari.

Al numero 41, palazzo Boschetti Galliani venne iniziato a metà Seicento e poi rimaneggiato nel secolo successivo. Presenta un’elegante facciata a tre ordini e un meraviglioso giardino del XVIII secolo sul retro. Gli interni sono affrescati da Francesco Vellani e Giuseppe Dallamano.

Al civico 59, invece, palazzo d’Aragona Coccapani°. Interessanti anche gli ulteriori edifici storici verso la fine della strada, nonché le viuzze trasversali sulla sinistra, che costituiscono l’impianto urbanistico di quella Terranova voluta nel XVI secolo dal Duca di Ferrara Ercole II. Si segnalano in particolare: palazzo Bordolli, al numero 90, palazzo Rizzi, al 113, palazzo Corsari, al 107, palazzo Scapinelli-Schiavi, al 103; tutti della metà del XIX secolo. A destra, poi, l’ingresso ottocentesco ai Giardini Ducali, con la statua di Nicola Fabrizi, generale, patriota e deputato (1804-1885) e, in fondo, il monumentale Tempio ai Caduti.